Page 8 - Parmalat Bilancio 2017 ITA
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Lettera agli Azionisti


            Signori Azionisti,

            lo scorso settembre sono stato nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di Parmalat S.p.A. e desidero
            cogliere  questa  occasione  per  porre  alla  vostra  attenzione  i  fatti  più  rilevanti  che  hanno  caratterizzato  il  2017
            delineandovi anche le prospettive di crescita del Gruppo per i prossimi anni.

            Il  contesto  macroeconomico  nel  corso  del  2017  è  stato  caratterizzato  dal  consolidamento  della  crescita  globale,
            sostenuta da politiche monetarie e fiscali espansive.
            Sul fronte valutario, pur in un contesto di volatilità, l’effetto cambio sul risultato del Gruppo è stato sostanzialmente
            neutro. In particolare, il rafforzamento dell’euro sul dollaro nella seconda metà dell’anno – che prosegue ancora oggi –
            ha in buona parte eroso l’effetto positivo registrato nel primo semestre.

            Il mercato dairy nel 2017 ha evidenziato una crescita dei consumi, rispetto all’anno precedente, con trend differenziati
            nelle varie aree geografiche: in aumento in Asia, Medio Oriente e Africa, in decrescita nell’Europa occidentale e nel
            Nord America e stabili in America Latina.
            Per  quanto  riguarda  il  costo  della  materia  prima  latte  si  è  assistito  a  un  incremento  nel  2017,  rispetto  all’anno
            precedente, con andamenti differenziati nel corso dell’anno.
            Il primo semestre è stato caratterizzato da un aumento del costo della materia prima in quanto si è mitigato l’eccesso
            di offerta registrato nel 2016 e sono ripresi gli acquisti di latte sui mercati internazionali da parte della Cina. Questo
            trend, a livello consolidato, è andato esaurendosi nella seconda parte dell’anno a causa soprattutto dell’eccedenza di
            materia prima nelle aree esportatrici nette di latte, in particolare Europa, Nord America ed Oceania.

            Passando  all’andamento  del  Gruppo,  il  2017  è  stato  un  anno  difficile  per  Parmalat  con  un  peggioramento  della
            redditività, soprattutto nel corso del secondo semestre dell’anno.
            Le originarie previsioni di crescita, che vedevano un quarto trimestre in significativa accelerazione rispetto ai trimestri
            precedenti, non si sono realizzate in quanto, nonostante le politiche commerciali messe in atto già a partire dal primo
            semestre, il Gruppo non è riuscito, in alcune aree, a compensare pienamente l’aumento dei costi dei fattori produttivi
            ed ha inoltre subìto un peggioramento del mix di vendita.
            Più in dettaglio, in Canada l’aumento dei costi di alcuni elementi produttivi non bilanciato da un adeguamento dei
            prezzi di vendita, i costi non ricorrenti sostenuti nel secondo semestre dell’anno e le difficoltà nel processo di messa a
            punto di alcune strutture produttive hanno determinato un forte peggioramento della redditività, rispetto all’anno
            precedente.
            Permane una situazione di difficoltà della consociata in Zambia a causa dell’aumento del costo dei fattori produttivi,
            della diminuzione dei volumi di vendita e di criticità, emerse soprattutto nel corso del secondo semestre, in ambito
            industriale e logistico.
            Infine,  abbiamo  riscontrato  delle  difficoltà  in  America  Latina  dovute  a  mercati  altamente  competitivi,  soprattutto
            Messico  e Brasile,  e ad un incremento del costo dei fattori produttivi che non hanno permesso di beneficiare dei
            risultati del processo riorganizzativo delle attività industriali e logistiche e del rilancio della gamma di prodotti.

            Nel 2017 abbiamo acquisito  in Italia il ramo d’azienda di  Silac, società attiva nel  mercato del latte pastorizzato in
            Puglia, con l’obiettivo di rilanciare un marchio storico regionale anche attraverso il rafforzamento e l’ampliamento del
            portafoglio dei prodotti locali.
            Ci  siamo  poi  rafforzati  negli  Stati  Uniti  d’America  con  l’acquisizione  di  una  realtà  operante  nel  segmento  delle
            specialità etniche dairy, con il brand “Karoun”, e in Cile dove abbiamo acquisito alcune società specializzate nel settore
            dei formaggi con i marchi “La Vaquita” e “Kümey”.

            Guardando  alle  prospettive  di  crescita  di  Parmalat  per  i  prossimi  anni,  sono  convinto  che  il  Gruppo  abbia  grandi
            potenzialità, derivanti da un importante portafoglio prodotti e marchi, forte capacità industriale, posizioni competitive
            consolidate e valide competenze dei team, e possa tornare a recuperare e incrementare la propria marginalità.






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